Il Rugby è
nato da un atto rivoluzionario compiuto il primo Novembre del 1823 dal
giovane William Webb Ellis, che durante una partita di calcio giocata sul prato
della Public School di Rugby, cittadina inglese del Warwickshire, prese la
palla con le mani (all’epoca consentito dalle regole) e cominciò a
correre (cosa non consentita dal regolamento) fino alla linea di fondo dove
depositò la palla.
Questo dice
la leggenda, infatti, ai rugbisti piace pensare che il Rugby sia nato con il
cuore e con il coraggio di andare contro le regole. La storia dice che, durante
gli anni successivi, questo sport si diffuse maggiormente nel Regno Unito. La
data ufficiale della nascita del rugby potrebbe essere quella del 1866 quando venne
fondata l’International Rugby Board
Ma è con gli
anni ’90 che il rugby azzurro cresce in maniera decisa ed evidente. Crescita
che avrà il suo apice con la memorabile vittoria sulla Francia a Grenoble data
1997. Quella vittoria è il preludio alla coronazione di un sogno che si
avvererà nel 2000, quando l’Italia viene invitata a partecipare al 5 Nazioni
che da lì in poi cambierà nome diventando il 6 Nazioni.
La data è
quella del 5 febbraio 2000, il luogo è lo stadio Flaminio di Roma, l’Italia
trascinata da un fenomenale Diego Dominguez batte la Scozia 34-20. È storia. Da
quel girono il cammino degli Azzurri nel 6 Nazioni è piena di grandi partite giocate
con cuore e grinta come quella del 24 febbraio 2007 a Murrayfield, la
Scozia si arrende ad un’Italia che va in meta tre volte nei primi sei minuti:
finisce 17-37, ed è la prima vittoria lontano dal Flaminio nel 6 Nazioni.
Lorenzo Bax, Lorenzo Bianchini,
Flavio Freda, Flavio Marella, Alessio Chiappetta
Classe I D