
Guardando in alto si possono ammirare diversi piani e entrando si intravede il busto marmoreo dell’imperatore Adriano. Infatti fu
proprio Adriano a costruirlo nel 123 d.C. come suo Mausoleo. Nel 403 d.C.
inizia una seconda vita, come castello, a protezione della città e con papa
Urbano V lega indissolubilmente la sua storia a quella dei pontefici. Nel tempo
il castello subisce trasformazioni e grazie alla sua struttura solida e
fortificata venne adattato anche a tribunale e prigione.


La parte più ricca del Castel Sant’Angelo è
rappresentata dagli appartamenti papali, degli ambienti raffinati che
custodiscono dipinti ed arredi.
La Sala Paolina è il fastoso salone decorato
con affreschi, stucchi dorati e pavimenti in marmo. Al centro della volta
troviamo lo stemma del papa Paolo III ed intorno risaltano sei affreschi
raffiguranti episodi della vita di Alessandro Magno. Sulle pareti brevi, al
centro, ci sono le figure dell’imperatore Adriano e di San Michele Arcangelo
che rinfodera la spada. Il
nome del castello è legato ad una legenda secondo la quale un papa ebbe la
visione dell’Arcangelo.

Lasciando l’appartamento e salendo una piccola
scala si raggiunge la Sala del Tesoro, un’aula circolare, dove venivano
custoditi documenti e oggetti preziosi. La stanza era chiusa da due porte. Il
tesoro era posto nel grande forziere con sei serrature che si trova tuttora al
centro della sala. Nel corso del XIX secolo la sala fu trasformata in prigione.

Vi invitiamo a fare una visita al Castel Sant’Angelo, luogo in cui si è intrecciata in modo ammirabile la storia della Roma imperiale e la storia della Roma dei papi.
Giulia Tobia e Leonardo Raso
Classe I D
Classe I D