
Alcuni errori molto
frequenti, fatti anche involontariamente sono: taggare gli amici senza chiedere
il loro permesso, mandare selfie privati e farli girare in rete, o addirittura,
condividere numeri di telefono, indirizzi e segreti vari, senza autorizzazione.
Alcune di queste
azioni possono rovinare la vita di una persona spingendola per esempio all’abbandono
dello studio o dello sport, o conseguenze psicologiche come scarsa autostima,
ansia e insicurezza.
Molte volte si
possono evitare delle situazioni molto gravi, semplicemente, pensando prima di
agire. Uno dei consigli che ci hanno dato al Safer Internet Day, la
giornata sulla sicurezza in rete, alla quale la nostra classe ha
partecipato il 7 febbraio, è parlare sempre con amici o adulti, pensare prima
di cliccare su un link, ricordarsi che non è mai troppo tardi per chiedere
aiuto agli adulti, agli amici o anche chiamando il Telefono Azzurro,
Generazioni Connesse, la Polizia Postale e molti altri. Queste associazioni,
che possono essere contattate tramite semplici chat o per via telefonica, non
divulgheranno mai ciò che viene confidato loro dai ragazzi nel rispetto della
privacy, ma con delicatezza e discrezione aiuteranno a trovare la soluzione e
la strada più adeguata ai problemi loro confidati.

David
Bazzon, Eleonora Quintarelli,
Carlotta Acciarito, Alexia Aprile
Classe III D
Classe III D