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Divina commedia, Stagione 1, episodio 3. Caron non ti crucciare!







Divina Commedia, Stagione 1, episodio 3, Caron non ti crucciare!






attrice protagonista e regia: Giulia Vergini, 2° D.

25 aprile 2020 - Alice Crotti 3°D

Abbiamo pensato che fosse bello ricordare la Giornata della Liberazione del 25 aprile 2020 con un bellissimo video realizzato da Alice Crotti, una studentessa della 3D della Prof.ssa di musica Rosa Scaccia, che esegue il brano "Oh Bella Ciao"!
Speriamo di fare cosa gradita a tutti!

Il Giornalino dei ragazzi IV, Scuola Primaria TENUTA SAN MARIO


Divina Commedia, Stagione 1, episodio 2, Dante trova un amico: Virgilio.








Divina Commedia, Stagione 1, episodio 2, Dante trova un amico: Virgilio.






attrice protagonista e regia: Sofia Fazioli, 2° D.

Riabbracciare mio padre!


        


                                         Riabbracciare mio padre!

        Da circa più di un mese non si fa altro che parlare del Coronavirus, è un virus influenzale che ha avuto diffusione nel mercato di animali di Wuhan, cittadina della Cina.                                                                                                  
       Le cause che hanno portato la nascita del virus, non sono ancora chiare, alcuni suppongono che sia un virus di origine animale altri un esperimento di laboratorio. A causa dell’elevato numero di contagi anche in Italia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo stato di pandemia e sono iniziate le prime misure restrittive. Così la mia vita e quella di tutti è cambiata velocemente, non sapevo cosa volesse dire la parola pandemia quindi mamma con un velo di tristezza me lo ha spiegato dicendomi che è una malattia epidemica, che diffondendosi molto velocemente si espande in tutto il mondo infettando tutte le popolazioni.  Il pericolo maggiore del Covid 19 deriva dal fatto che è altamente contagioso, dovuto al contatto con persone malate o con oggetti da loro toccati per questo è importantissimo lavarsi di frequente le mani e disinfettare le superfici. Io ho smesso di uscire dalla chiusura della scuola del 5 marzo e mio padre infermiere nella struttura ospedaliera Columbus ha iniziato un percorso lavorativo difficile e rischioso, abbiamo cercato di aumentare le distanze anche in famiglia con molta tristezza nel cuore. Rispettare la quarantena diminuendo gli spostamenti possono essere la soluzione alla diffusione del virus, rispettarle è difficile per tutti ma fondamentale, anche mio padre che vive da vicino assistendo i malati di Covid dice che è importante rispettare questa regola per noi e gli altri.                                                                                                                 
         Non so ancora per quanto dovremmo stare a casa, io e la mia famiglia ci stiamo impegnando a rispettare tale regola, cerco anche di seguire le lezioni a distanza che gli insegnanti propongono.
          All’inizio la didattica a distanza mi preoccupava un po’, pensavo di non riuscire a concentrarmi o a svolgere le consegne da sola, senza la possibilità di un confronto diretto con compagni e professori, che non credo sia positivo, ma ho dovuto adattarmi velocemente.                                                                                                                                           Avere delle scadenze o degli impegni mi tiene occupata e anche se faticoso mi fa passare la giornata. Nonostante la frustrazione che deriva dal non poter avere la propria libertà o dall’ incertezza del futuro credo di essere comunque fortunata: ho la mia cameretta, ho un giardino e la possibilità di passare del tempo con la mia famiglia tra film, dolci fatti in casa e qualche partita di pallavolo. Spero che tutti possano capire l’importanza dello stare a casa, perché trattandosi di un virus nuovo, non esiste ancora un vaccino, ma solo ricerche e sperimentazioni, così potremmo uscire da questa brutta situazione e aiutare i medici e gli infermieri che lavorano assiduamente senza sosta per il bene comune.                                                                                                               
             So che tutto andrà bene, mi auguro di poter tornare alla mia vita il prima possibile e di poter rivedere i miei amici ma soprattutto poter tornare ad abbracciare mio padre.

Leila Santucci, 3°A

Quanto mi manca la scuola!


Quanto mi manca la scuola!

In questo ultimo mese l'unico argomento di cui abbiamo sentito parlare è il corona virus ovvero un virus simile all'influenza, però molto ma molto più pericoloso; fino a poco tempo fa nessuno si preoccupava o considerava questo problema ed ora non sappiamo più come uscirne.
Nessuno conosce le vere cause che hanno portato all'insorgere del virus ma si pensa che sia o per via di esperimenti in laboratorio o per via di qualche animale. Però il vero problema del Covid 19 è che si espande così velocemente che nessuno riesce a fermarlo per questo dobbiamo rimanere in casa, per evitare di allargare il numero dei contagi, tuttavia molte persone continuano ad uscire come se nulla fosse e non capiscono che con questo atteggiamento ribelle fanno del male in primis a se stessi e poi agli altri che  rimangono in casa.
Per questo i social media hanno lanciato l'hashtag “ io resto a casa”, una campagna della Solidarietà Digitale dove molti enti sponsorizzano i loro prodotti in modo tale che le persone possano comprare da casa senza spostarsi per cose inutili; è anche vero che dopo qualche settimana che ti ritrovi chiuso in casa lo stress e la frustrazione si cominciano a sentire e la privazione della tua libertà sarà il tuo unico pensiero dall'inizio alla fine della giornata.
Un lato positivo di questa quarantena è che aiuterà molti di noi a capire molte cose, avendo a disposizione più tempo libero ognuno di noi si dedicherà alla cosa che ha sempre sognato di fare ma non ha mai avuto abbastanza tempo, questo è un modo in più per conoscere noi stessi , per capire chi siamo veramente e non chi crediamo di essere. Dopo questo periodo avremo capito  quanto è importante il contatto umano, stare in mezzo alla gente, con gli amici, perché sono tutte cose che ora, come non mai, ci mancano. L'Italia in questo momento difficile è molto unita, gli italiani si sostengono  a vicenda, cantando canzoni e inni dal balcone o attaccando ovunque striscioni con la scritta “Andrà tutto bene”. Io la mia quarantena la sto passando con la mia famiglia, con la paura che i miei genitori o i miei parenti vengano colpiti durante il lavoro dal virus, per questo sto vivendo ogni giorno come se fosse l'ultimo, perchè non so più con certezza se domani mi risveglierò nella mia stanza o nella stanza di un ospedale in terapia intensiva.
Non sono pessimista sto solo dicendo la verità.
Mi manca svegliarmi le mattine per andare a scuola, mi manca stare con i miei amici, mi manca andare a fare shopping, insomma mi manca la normalità. Spero veramente che tutto finisca presto e che io possa riprendere in mano la mia vita, anche perché non ho mai avuto le idee così chiare su cosa fare nel mio futuro, mi è stato utile passare del tempo da sola con me stessa e fare delle cose che mi piacciono senza essere giudicata.
In questo mese abbiamo anche cominciato a sperimentare la didattica a distanza attraverso le lezioni online le quali per me sono molto faticose da seguire a parte alcune materie, dopo tutto è un metodo efficace vista la situazione in questo periodo ma io preferisco la scuola, i banchi, e i compagni dal vivo.

Sofia Sabatini 3° A

La Divina Commedia, Stagione 1 episodio 1: La selva oscura











Liberamente ispirato a :
La Divina Commedia di Dante Alighieri

 attrice protagonista e regia di: Ludovica Falco, II D

Il covid 19, diario di Giulia Falco, 3° D


Caro Diario ,                                                                                                 1 marzo 2020
sentivo parlare della diffusione di questo virus , tramite il telegiornale, i social, giornali…
All’inizio sembrava qualcosa di lontano che non ci toccasse , la Cina in fondo è lontana pensavo , ingenuamente.
Mi dispiaceva della tragedia che si stava consumando , delle tante morti, ma io mi sentivo al sicuro.
Sui social poi hanno iniziato a girare video sulle “discutibili “abitudini alimentari dei cinesi e delle loro specialità culinarie come il brodo di pipistrello , topini vivi inzuppati nelle zuppe, il mercato dove vengono macellati i cani, da qui un continuo di bombardamenti di notizie, fake news , un susseguirsi di spazzatura mediatica dove tutto è contrapposto a tutto .
 Sono state dette tante cose,  anche che probabilmente il COVID-19 sia stato creato in laboratorio con lo scopo di essere usato come arma battereologica ,a detta degli  scienziati il virus avrebbe compiuto il passaggio dall’animale selvatico all’uomo mutando e adattandosi all’organismo umano.
 Secondo Il parroco dove sto facendo il catechismo il virus invece è stata una punizione divina in quanto l’umanità sta perdendo tutti i valori e siamo tutti peccatori.
Come in ogni giallo che si rispetti , le ipotesi sono tante , ma il colpevole resta ancora nell’ombra, la verità è che non sapremo mai come si sia diffuso, se per mano dell’uomo, se per mano divina o semplicemente perché la natura  fa il suo corso indipendentemente dall’uomo , in fondo noi siamo solo ospiti su questo pianeta  e a lei poco importa di quello che sta accedendo a noi uomini.
Leggevo che da quando l’uomo è costretto a stare in casa per la quarantena l’inquinamento è sceso di una percentuale molto alta e che dopo tanti anni a Venezia sono riapparsi i pesci e le acque sono più limpide.
Questo dovrebbe farci riflettere tutti .

Caro Diario,                                                                                                              4 marzo 2020
ricordo benissimo che stavo studiando per la verifica di storia che avrei avuto il giorno dopo, quando mia madre mi diede la notizia , “E’arrivato tra noi” ho pensato.
 Iniziano le corse scellerate ai supermercati , la gente sembra impazzita,   i primi decessi , le persone che risultano positive al virus aumentano ogni giorno in maniera esponenziale, in giro vedo le prime persone indossare le mascherine , mi sembra di essere stata catapultata in un film distopico.
Intorno a casa mia c’è un silenzio tombale , non si sentono più le urla dei  bambini che giocano per strada , solo le sirene  assordanti delle ambulanze rompono il silenzio  , le sento tutti i giorni , inizio ad avere paura, sono molto preoccupata per i miei cari, penso ai miei nonni e  mio padre che continua ad andare a lavoro, lo sento chiudere la porta alle cinque di mattina ed uscire da casa , vorrei che restasse  con noi , qui mi sento al sicuro , ma lui non può perché è un militare.
Sto trascorrendo questi giorni di quarantena   scrivendo le tue pagine , Leggendo, guardando film che volevo vedere da tempo e seguendo lezioni online con i professori, la didattica a distanza  mi sta aiutando tanto, aver interrotto così tutto all’improvviso  mi aveva lasciato nello sconforto, la mattina poi ho uno stimolo per alzarmi dal letto , avere compiti da fare mi aiuta a riempire le giornate che a volte sembrano interminabili, continuare ad avere un contatto con i miei professori e la mia classe mi rasserena e mi fa piacere.






                                                                                                                                 5 marzo 2020
 Caro diario,
 devi sapere che mia madre ha un carattere molto vivace,  è piena di vita , sempre allegra.
 fin da quando siamo piccoli in qualsiasi situazione, cerca  di farci vedere il cosiddetto bicchiere mezzo pieno e  anche in questa circostanza cerca di sdrammatizzare , ogni pomeriggio  per distrarci ci coinvolge nelle sue imprese culinarie e facciamo un dolce diverso quasi ogni giorno, sperimentiamo nuove ricette,  alla fine di questa quarantena mamma ci ha promesso che ci porterà un giorno intero a fare shopping  in via del Corso, perché sicuramente con tutti questi dolci non ci entrerà più niente!!
Poi però quando arriva la sera  e danno il bollettino della situazione, i numeri delle vittime, i contagiati, i disagi che stanno affrontando gli ospedali, anche mia madre si rattrista e ci abbraccia, non sorride più.
 La  sera è il momento della giornata che mi sento più angosciata e vado a letto impaurita, invece la mattina quando apro la finestra della mia stanza  e  il cielo è di un azzurro intenso, brillante mi infonde speranza , il sole che illumina tutto , i colori della primavera iniziano a colorare  il mio giardino, mi dicono che tutto andrà bene.
Sui libri di storia e in letteratura ho letto di pandemie, quarantene, questi termini ora li ho compresi bene perché li sto vivendo, dopo ogni esperienza che si fa nella vita si traggono degli insegnamenti, ci insegna qualcosa, una cosa che sono certa di aver compreso è che la normalità è bellissima e che ce ne siamo resi conto solo perché ne siamo stati privati, alla fine di questa situazione drammatica, sicuramente darò molta più importanza alle piccole cose e me la prenderò molto meno per le sciocchezze.

dal Diario di Giulia Falco, 3°D