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3... 2... 1... Si parte!

Finalmente ci siamo!
Ecco tutto per voi - da leggere dal primo all'ultimo post - il primo numero di 590News, il blog-giornalino della nostra Scuola Boccea 590.

Nella sezione "Interviste impossibili", i nostri giornalisti in erba hanno viaggiato nel tempo, facendo per voi degli incontri davvero interessanti. Troverete un inedito (e inconsapevole!) Cristoforo Colombo, l'intervista al grande Napoleone Bonaparte e un incontro con un operaio che metterà in luce aspetti negativi e positivi del lavoro in fabbrica ai tempi di Henry Ford.

Se, invece, le lingue straniere sono la vostra vera passione, correte subito a cliccare la sezione "I speak con el mundo". Potrete leggere qualche curiosità sugli USA, mettendo alla prova il vostro inglese, oppure divertirvi leggendo i gustosi esperimenti di cucina spagnola dei nostri ragazzi di III media B.

I libri sono la vostra passione? Abbiamo qualcosa anche per i lettori più accaniti! Sapevate di avere dei diritti? Per la rubrica "Amici libri" le giovani penne della II media A hanno scomodato un vero e proprio "eroe": Daniel Pennac.

Vi appassionano le scienze? Cliccate su "Scientifica...mente" e troverete qualche interessante curiosità sulle vostre impronte digitali. Possono essere davvero rivelatrici... quindi, attenti a lasciarle in giro!

Per essere sempre informati sulle novità e le iniziative della Scuola, fermatevi a leggere gli articoli di "Notizie dalla scuola": i ragazzi della ex VB della scuola primaria, coordinati dalla maestra Lorena Tecchio, hanno vinto il primo premio al concorso "La città ideale", collegato alla mostra permanente allestita a Roma su Leonardo da Vinci; inoltre, sono state pubblicate due attività di accoglienza, svolte all'inizio dell'anno scolastico con le nostre prime medie, e un articolo relativo ad un'uscita didattica presso il Primo Reparto di Volo della Polizia di Stato a Pratica di Mare, svolta da alcuni studenti delle classi di  seconda media.

Non siete ancora soddisfatti? Allora continuate a navigare con noi...

Nella sezione "Sport News" fate la conoscenza di Fiammino e Fiammina, rivivendo l'esperienza fatta dai nostri ragazzi ai Campionati Mondiali di pallavolo femminile, oppure soffermatevi su "Preten...diamo il buon esempio" per sapere qualcosa in più sulla SLA e le docce fredde che quest'estate hanno invaso i social network.

Infine, non poteva mancare un'incursione nella fucina del professor De Moro, che con il suo laboratorio artistico incanta studenti e colleghi! Per vedere cosa stanno combinando i nostri artisti, cliccate su "Attacco d'arte". 
In questa rubrica, gli appassionati di fotografia potranno trovare anche un reportage fotografico realizzato durante un'uscita didattica al centro di Roma e commentato dai ragazzi di III media C.

Insomma ce n'è per tutti gusti!

A noi non resta che ringraziare professori e studenti che hanno partecipato con entusiasmo e dedizione a questo primo numero e augurare a TUTTI...


Buona lettura!


La Redazione





"Biblioclass": sapete che anche noi lettori abbiamo dei diritti?

Noi ragazzi della 2° A abbiamo creato all’inizio dell’anno la nostra biblioteca scolastica chiamata BIBLIOCLASS, ed eseguito un bellissimo cartellone con i diritti del lettore.
Per formare la BIBLIOCLASS servivano i libri, quindi ognuno di noi ne ha portati vari; ce ne sono di belli, di brutti, di grandi, di piccoli… e adesso comincerà la lettura!
A noi questo progetto piace molto, poiché ci dà la possibilità di leggere e conoscere opere che altrimenti non avremmo mai pensato di acquistare.

Parlando di libri, abbiamo scoperto qualcosa di davvero sensazionale: anche noi lettori abbiamo dei diritti. E volete sapere quali sono e chi li ha pensati per noi?
Il nostro eroe si Chiama Daniel Pennac! 
Dopo aver scoperto che suo figlio quattordicenne aveva iniziato ad “odiare” la lettura e ripensando a quando da piccolo chiedeva, invece, continuamente di leggere qualcosa per lui, il nostro eroe cerca di trovare il modo di avvicinare i giovani ai libri tramite dieci diritti.
Li volete sapere? Eccoli qui commentati apposta per voi da noi ragazzi della IIA:

1. Il diritto di non leggere
Naturalmente, ricordiamoci sempre che... LETTORI NON SI NASCE, SI DIVENTA! Quindi, è bene ogni tanto sfogliare qualche pagina!

2. Il diritto di saltare le pagine
Se alcuni punti non ci piacciono SALTIAMO... “hop, hop, hop” !!!

3. Il diritto di non finire il libro
Non siamo costretti a finire un libro che non ci piace! 
“MANGIAMOCENE” altri migliori!

4. Il diritto di rileggere 
E se leggere vi piace molto e se anche il libro vi piace, potete leggerlo, leggerlo e rileggerlo!
“ E se non siete ancora sazi, rimangiatevelo!”

5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
Non c’è età per leggere un libro, potete leggere quello che volete quando volete!

6. Il bovarismo
Avete il diritto di immedesimarvi nel personaggio in cui vi rispecchiate di più... o in quello in cui volete!!!
“RIFLETTIAMOCI”

7. Il diritto di leggere ovunque
Questo è il diritto migliore di tutti, perché ognuno di noi può scegliere il luogo ed il momento in cui leggere.

8. Il diritto di spizzicare
Ognuno di noi ha il diritto di poter aprire il libro e di leggere un punto a caso, perché non si ha il momento di leggerlo dall’inizio (ahi, devo andare al lavorooo!!!)

9. Il diritto di leggere ad alta voce
 Sarebbe bello avere sempre qualcuno a cui leggere! (bla, bla, bla…)

10. Il diritto di tacere
Parlare troppo di un libro che abbiamo letto, potrebbe spezzare l'incantesimo...in poche parole, si correrebbe il rischio di rompere la magia...
Vi è mi capitato che qualcuno, con il suo troppo parlare, vi abbia svelato particolari di un libro che avreste preferito scoprire da soli, andando avanti nella lettura?!

Come è facile capire, questi diritti aprono a tutti noi lettori delle nuove e interessanti prospettive!
Prima di salutarci, però, tenete a mente la cosa più importante che ci ha detto Pennac:
“Il verbo leggere è come il verbo amare…non sopporta l’imperativo”

Noi siamo d’accordo…e voi?


Le giovani penne della IIA

Giovani artisti per un grande progetto!


Nel mese di ottobre è iniziato il corso pomeridiano di arte organizzato dal professor Vincenzo De Moro.

Noi ragazzi stiamo realizzando due pannelli decorativi che resteranno nella nostra scuola.

Per prima cosa abbiamo deciso il disegno: su dei fogli di carta abbiamo realizzato ciascuno un bozzetto, seguendo il nostro stile e il nostro gusto.
Il professore ci ha mostrato dei quadri di alcuni grandi artisti, come Matisse ed Heron, per prendere l'ispirazione e poi ci ha concesso la "libertà del colore"!

Gli schizzi d'arte sono fatti su delle mattonelle bianche e seguiamo un procedimento ben preciso: prima disegniamo su un foglio di carta il progetto, poi andiamo a portare il disegno sulle mattonelle; si passa poi ai pennelli e ai colori, fatti apposta per la ceramica. Dopo averle decorate e dipinte, le mattonelle vengono immerse in una vasca, dove c'è un liquido simile al latte, che le rendono lucide. Si passa, infine, alla cottura: nel forno viene fissata la lucidatura e il colore diventa vivace e brillante.

Questo progetto ci sta davvero entusiasmando: nel realizzarlo ci rilassiamo, ci divertiamo e, nel frattempo, siamo orgogliosi e soddisfatti nel vedere i nostri lavori realizzati e nel sapere che un piccolo "pezzo" di noi rimarrà nella scuola!
La pittura ci fa sentire liberi di esprimere i nostri sentimenti, la nostra fantasia e la nostra immaginazione.

Dipingendo, sentiamo di crescere!


 L. Cibba e R.Diaconu


Camminando per Roma...



















La III media C

Let's fly to the U.S.A.!

The U.S.A. is in North America and it is between Canada and Mexico.
This is a big country and there are four different time zones between the East coast and West coast.

There are 50 states. They include Alaska and Hawaii. In Alaska it is very cold, in Hawaii it is very hot.

In the U.S.A. the capital city is Washington D.C. Its name comes from the first American President, George Washington. This is an important political centre today.

The President of the U.S. lives in the White House and his address is 1600, Pennsylvania Avenue. Do you want to write a letter to President Obama???
The U.S.A. is between two oceans: the Pacific on the West and the Atlantic on the East.
In the U.S.A. there are important cities: Los Angeles, Boston, San Francisco, New York...

The flag of the U.S.A. is called "STARS and STRIPES": the stars represent the 50 states, the stripes represent the 13 original colonies.

I want to visit the United States! Come with me!!!


Alina Metesan II B

P.S.: listen to the song “Born in the USA”: the singer Bruce Springsteen is very famous!

This is the song:

¡A cocinar!



El mes pasado estudiamos el imperativo durante la clase de español. Aprendimos que este tiempo verbal se puede utilizar para dar órdenes, consejos y también para dar las instrucciones necesarias  para preparar recetas.

Practicar español y al mismo tiempo aprender a hacer un plato español , nos pareció una idea genial . 
Elegimos tres recetas típicas de la tradicción ibérica : gazpacho, tortilla de patatas y flan.
Aquí tenéis unas fotos de los platos que llevamos a clase después de una tarde de trabajo en casa.
¡Qué os aproveche!



Intervista in fabbrica

Qui parla, anzi, scrive la Vostra Anastasia Gargani da Detroit, per parlarVi del Fordismo.
Henry Ford ha voluto continuare ad adottare il metodo della catena di montaggio, inventato da Taylor.Come tutti sappiamo, alcune persone sono d’accordo perché si fatica di meno, mentre altre non lo sono perché, in questo modo, gli operai qualificati non serviranno più.
Con la catena di montaggio si riduce la fatica, gli spostamenti inutili e, per gran parte della popolazione, gli operai diventano come macchine, fanno sempre gli stessi movimenti e in modo meccanico.
Ma sentite cosa ne pensa uno di loro: è il signor Luke Molfish, ha 39 anni, una moglie e tre figli.

Buongiorno signor Luke!
Buongiorno Anastasia!

Com’è la vita in fabbrica?
Diciamo che di fatica non ce n’è, ma ci si annoia da morire a fare sempre le stesse cose. Però a me questo lavoro serve, quindi non mi lamento.

Giusto, è pur sempre un lavoro! Ma a Lei piace il Suo lavoro?
Il mio lavoro mi piace molto, ma mi piacerebbe ancora di più se richiedesse un po’ più di movimento e magari anche l’uso del cervello.

Penso che Lei abbia descritto a pieno il pensiero di tutti i suoi “colleghi” …E, mi dica, Le va di raccontarmi cosa Le hanno detto il Suo primo giorno alla fabbrica?
Allora, vediamo se mi ricordo…
Ah, sì, inizialmente ci hanno messo in fila e ci hanno chiesto nome e cognome, poi il caporeparto ci ha spiegato che avevamo un giorno di prova e poi, se avessimo imitato bene i robot, ci avrebbero assunto.
Mi ricordo che stava per scapparmi una risata perché tutti sono capaci di fare due semplici movimenti, ma mi sono trattenuto.
A fine giornata ci hanno detto chi era stato “assunto” e chi non lo era stato, e ci hanno dato il salario, che è a giornata.

Bene, e le basta il salario?
Beh, diciamo di sì...

Allora, le ultime domande.
Com’è la Sua giornata di lavoro, nel senso: orari, pause, c’è un po’ di svago?
Allora, si inizia la mattina alle 7:00, c’è la pausa pranzo alle 13:00 e si riprende alle 14:30, alle 20:00 si torna a casa e il giorno dopo si ricomincia…

In fabbrica c’è, magari, qualcosa da poter fare nella pausa pranzo?
Per fortuna Ford ci considera non solo come operai, ma anche come consumatori e quindi ci tratta bene, ma bene nel senso che in fabbrica c’è una sala con sedie e divani e dei tavoli per stare più comodi.

Allora signor Luke Le faccio un’ultima domanda.
Sua moglie lavora?
Lei anche lavora, perché servono i soldi.

E se potesse la farebbe smettere o la farebbe continuare?
Se potessi, la farei smettere su due piedi.

Grazie mille signor Luke!
Di nulla Anastasia!

Ecco qua la mia intervista, spero sia stata di Vostro gradimento… 
Al prossimo appuntamento!

Anastasia Gargani III E

Intervista a Napoleone Bonaparte



Signor Bonaparte, per prima cosa vorrei congratularmi con lei per l'incoronazione da Imperatore. Vorrei porle una domanda: perché ha deciso di incoronarsi da solo invece di farlo fare al Papa?
In realtà è stato un semplice gesto di potere, io sono superiore a chiunque, persino al Papa.

Come è arrivato ad ottenere tutto questo potere?
Inizialmente ero solo un ragazzo di 26 anni, quando mi misero al comando dell'esercito, contro l'Austria, diretto in Italia. Da lì iniziai a diventare sempre più forte.

Se non sbaglio, dopo la vittoria contro l'Austria ha ceduto ad essa la Repubblica di Venezia in cambio del Belgio e della Lombardia, vuole spiegarci il motivo?
L'ho fatto perché credo che essi siano regni più potenti del Veneto, credo di aver fatto la cosa giusta.

Secondo lei le Repubbliche Sorelle sono state un completo fallimento?
Secondo me è stata solo la punta dell'iceberg, l'inizio di un progetto futuro come l'Impero.

A proposito di futuro, che cosa ci dobbiamo aspettare da lei nei prossimi anni?
Come prima cosa, dovrò conquistare l'Europa tenendo conto delle difficoltà che sicuramente incontrerò scontrandomi contro l'Inghilterra, della quale dovrò riconoscere la potenza marittima. Comunque ho già un piano per porre fine al suo commercio con l'Europa, ovviamente è un progetto top secret.

Certo, signor Bonaparte, ci rendiamo conto che lei non può svelarci le sue 
tattiche, aspetteremo di conoscere i fatti nel momento in cui lei ce li renderà 
noti. La ringrazio a nome di tutta l'Italia, sicuramente le sue gesta 
rimarranno nella storia.


Gabriel Fermani III D

Intervista a Cristoforo Colombo... con sorpresa!

Salve signor Colombo siamo un gruppo di ragazzi e vorremmo farle un’intervista.
Salve mio caro, ma… cosa sarebbe un'intervista?

Signor Colombo le vorremmo porgere alcune domande a proposito della scoperta dell' America. Quando iniziò il suo viaggio?
Oh certamente! Era il lontano 1492 quando cominciò l’avventura; tutto era stato reso possibile da Isabella e Ferdinando, li conoscete vero? Partimmo con tre navi: LA NINA, LA PINTA e LA SANTA MARIA, il viaggio sembrava interminabile, ma arrivai nelle Indie...

Scusi se la interrompiamo, ma lei era consapevole di aver scoperto l'America invece che le Indie?
Veramente pensavo di essere arrivato in Oriente, come già le avevo spiegato prima.

Per la verità è stato Amerigo Vespucci dopo trent’ anni a scoprire che il territorio precedentemente toccato da lei e ritenuto da tutti una parte di Asia, era invece un nuovo continente. Infatti il nome che gli è stato assegnato è "America”, in onore di Vespucci.
Spero che sia un grosso equivoco, io sono stato il primo uomo a toccare il nuovo mondo, un territorio all' altro capo del globo e quel ciarlatano di Amerigo Vespucci non dice il vero.

Se non crede a quello che le abbiamo illustrato prima potremmo sentire la versione del Signor Vespucci; sempre che a lei faccia piacere conoscere la realtà dei fatti! 
Certamente, spero di potermi confrontare con lui! 

Salve, mi scuso per questa intrusione, ma non mi pare giusto attribuire dei meriti a persone che non ne sono degne. Caro Cristoforo Colombo, lei ha fatto un piccolo errore pensando di aver scoperto le Indie. La verità è che lei attraversò l'Atlantico e si illuse di essere approdato là dove nessuno era mai arrivato per quella via. Fui io, Amerigo Vespucci, a rendermene conto!

Mio Caro Vespucci, non credo ancora alle sue parole… tuttavia temo che dovrò convincermene. Stento ad accettare che dopo tanta fatica io non sia riuscito a compiere la mia impresa, ma ringrazio lei e questi ragazzi per avermi illuminato. Addio! 

Molte grazie, signor Colombo e arrivederci! 

 
S. Gheorghe, S. Porretta, R. Rosi (IIIB)

La scuola Boccea 590 vola verso Pratica di Mare


Martedì 4 novembre come tutti i giorni siamo arrivati a scuola; quella mattina, però, ad attenderci non c’erano le nostre aule ma il pullman della Polizia di Stato. Noi alunni di II D e II F eravamo tutti pronti per un’uscita speciale: Pratica di Mare, Primo Reparto di Volo della Polizia di Stato. Appena arrivati ci siamo subito accorti di non essere in un aeroporto qualunque ma in una zona militare. Ad accoglierci con disponibilità e simpatia c’erano due poliziotti: Gianna e Alberto, il papà di un compagno di II F, è stato lui ad organizzare per noi questa giornata.


Ci hanno condotto nella sala delle riunioni e ci hanno spiegato che quella era il luogo di ritrovo di tutti i piloti e di tutti i poliziotti la mattina per l’assegnazione ad ognuno del proprio compito. Ci hanno descritto le attività che normalmente svolgono per la difesa e la sicurezza e ci hanno raccontato qualche loro missione, alcune davvero avventurose come il dirottamento di una nave. Essendo un reparto di volo i loro punti di forza sono gli aerei e gli elicotteri; alcuni li abbiamo visti in foto, altri direttamente, anche mentre decollavano. Ecco qualche modello davvero tecnologico:



- Augusta Westland AW139 che è equipaggiato con il sistema FLIR (Forward looking Infrared, visori a infrarossi) di ultima generazione. Questi elicotteri li utilizzano in modo particolare la notte per identificare persone ed oggetti nascosti in luoghi non visibili ad occhio nudo.


- Augusta A109 che è un elicottero bimotore con due turbine che può trasportare fino ad 8 persone compreso l’equipaggio e viene utilizzato per missioni operative che richiedono velocità e autonomia. Hanno una strumentazione tale da viaggiare in qualsiasi condizione ambientale ed atmosferica.

- Piaggio P180 che è un aereo bimotore che trasporta 6-9 passeggeri e viene utilizzato per attività di polizia giudiziaria, di prevenzione e sicurezza (ad esempio per il trasporto delle squadre speciali dei N.O.C.S.).

Eravamo tutti incantati davanti a elicotteri con delle apparecchiature così moderne, sembrava proprio di vedere quelli dei film d’azione. 

Ma nella mattinata ci attendeva un altro momento davvero emozionante: l’incontro con due poliziotti dell’unità cinofila che lavorano negli aeroporti e sequestrano la droga grazie ai loro inseparabili cani: Uefa e Birba.

Dopo siamo andati davanti agli hangars e siamo saliti sull’elicottero AW139... che emozione! Poi siamo rientrati nella sala briefing, dove ci hanno fatto vedere altri filmati e indossare il casco da pilota, completo di parasole, microfono, cuffie e in aggiunta anche di un binocolo.

Questo è stato il momento conclusivo della visita e i nostri accompagnatori hanno regalato a tutti un utilissimo gadget della Polizia di Stato.

In questa uscita ci siamo divertiti molto, ma abbiamo anche capito l’importanza del lavoro della Polizia di Stato che in vari ambiti interviene per il rispetto della legalità e per la sicurezza della collettività. 

Un grazie sincero da parte di tutti noi è per Alberto Sciarra che ci ha dato questa opportunità così bella.


E. Milani e M. De Iesu

"La città ideale": primo premio per la classe VB


Tutto è iniziato quando siamo andati alla mostra di Leonardo da Vinci e la guida ci ha proposto un concorso intitolato “La nostra città ideale”. Questo concorso consisteva nel realizzare un tema o un plastico, nel modo in cui lo avrebbe rappresentato Leonardo. Tornati dalla gita, entusiasti, abbiamo deciso, insieme alla maestra Lorena, di accettare la “sfida” e il giorno dopo ci siamo messi a progettare il nostro lavoro. 



Abbiamo pensato di creare una città ecologica, piena di spazi verdi e dove le persone avrebbero vissuto una vita più salutare. 
Dopo aver pensato alle cose principali per una città ecologica, abbiamo aggiunto altre cose come la scuola all’aperto e fonti di energia non inquinanti come le pale eoliche o la centrale idroelettrica. Infine abbiamo completato il nostro progetto, nonostante il poco tempo a disposizione e i problemi che abbiamo dovuto affrontare.
La grande sorpresa è arrivata verso la fine dello scorso anno scolastico… la nostra classe aveva vinto!
Lo scorso ottobre è arrivato il giorno della premiazione: tutta la “vecchia” classe VB si è riunita per andare a ritirare il primo premio vinto!
Facendo il percorso in autobus, siamo arrivati a Piazza della Cancelleria. Entrando nel Museo, l’emozione era grande!
Scendendo le scale, siamo arrivati in una stanza dove si sarebbe svolta la premiazione e dove era esposto il nostro plastico insieme a quelli delle classi concorrenti. 
Eravamo emozionatissimi!
La maestra Lorena ha descritto il nostro lavoro e alla fine della descrizione ci hanno consegnato il premio: un orologio ideato da Leonardo da Vinci.

Lo abbiamo messo proprio all'entrata della scuola... quindi, quando entrate la mattina, non scordate mai di controllare che ore sono!


G. Ciccarelli, A. Fantini, A. Liscaio, L. Milani





Maschere a sorpresa: un inizio inaspettato e... stravagante!


Di che si tratta?
“Il primo giorno di scuola -esordisce Giorgia- è stato molto emozionante”.
“Infatti -spiega Michael- nella nostra nuova aula, le professoresse non sapevano niente di noi, nemmeno il nome. Dopo qualche ora è venuta la professoressa di lettere che ha avuto un’idea per conoscerci meglio”.
Quale idea?
“Ci ha fatto fare un lavoro ispirato al personaggio di Amleto: abbiamo tutti avuto un disegno con un uomo senza volto e con una maschera in mano; dovevamo completarlo con quello che ci piaceva di noi e quello che ci piaceva fare”, riferisce Marianna. “Facce senza volto, sulle quali dovevamo disegnare particolari del nostro viso oppure oggetti che ci piace usare” precisa Gabriele; “inoltre, in quelle maschere completamente bianche, dovevamo disegnare anche ciò che ci piaceva nella vita” aggiunge Beatrice.
Con quali risultati?
“Ci siamo conosciuti in un modo diverso, disegnando noi stessi dentro la sagoma della maschera di Amleto” commenta Giorgia.
“Molti hanno disegnato, oltre al loro viso, una matita, una penna, un pennello e, sul vestito di Amleto, note musicali e microfoni. Abbiamo scoperto che molti di noi hanno interessi uguali, abbiamo fatto anche nuove amicizie grazie a questo”, dice Martina.
“Tutti abbiamo messo una parte di noi, per conoscerci meglio e per rendere più bella la classe -aggiunge Giorgia- e, secondo Michael, “i volti sono venuti tutti diversi, ciascuno con le sue caratteristiche”.
“Io -afferma Riccardo- ho disegnato uno sgabello, perché sono un tipo molto creativo, un piano, perché mi piace molto la musica, e un pennello, perché mi piace dipingere”.
“Io invece -continua Filippo- ho disegnato un pennello, perché mi piace pitturare, una penna, perché mi piace scrivere, gli occhi, perché tutti mi dicono che ho gli occhi azzurri”.
E poi? Come si è conclusa l’attività?
“Poi la professoressa ci ha chiamato ad uno ad uno per spiegare il nostro disegno. In seguito li abbiamo appesi in classe” e -confessa Claudia- “quando è giunto il mio turno, ero terrorizzata perché sono molto, ma molto timida se devo esporre qualcosa a voce”.
“Oltre a questo, abbiamo anche parlato delle nostre emozioni”, aggiunge Gabriele.
“Sono felice quando… mi arrabbio quando… mi sento ok se… ho paura se… mi sento solo se… e dovevamo scrivere quando proviamo questi stati d’animo” spiega Alessandra.
Che emozioni avete provato?
“Dentro di me mi sono chiesta che paure dovrei avere” dice Valentina.
“Io ho detto che mi sento bene quando prendo un bel voto e mi sento ok quando i miei amici giocano con me”, afferma razionalmente Mattia.
“Sono stata felice quel giorno, anche se non avevo ancora realizzato di essere in prima media!”, riferisce Alessandra.
Qual è il bilancio finale?
“La nostra classe è bella e posso giocare con gli amici che conosco… è stato il più bel giorno della mia vita!” commenta entusiasta Valerian. “Per me –aggiunge Claudia- è stato invece il secondo giorno più bello della mia vita perché ho raggiunto una ‘nuova fase’, cioè il passaggio da bambina a ragazza”.
“Stare in prima A è una grandissima fortuna” –conclude Martina- per le amiche, le professoresse e i professori e per i lavori come questo fatti insieme.”

La I media A