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Una primavera di News

Con l'arrivo della primavera, fioriscono anche i nostri articoli!
I ragazzi questa volta si sono dati un gran da fare e hanno contribuito a creare un numero davvero speciale.

Le attività proposte sono state davvero molte in questo periodo.
Alcune classi si sono dedicate alle tematiche ambientali, prendendo parte al progetto TERRA, TERRA! Ne sono nati articoli e lavori davvero creativi e interessanti, che ci hanno lasciati tutti a bocca aperta e a cui abbiamo voluto dare spazio nel nostro giornalino.
E' stato anche portato a termine il (capo)lavoro dei ragazzi del laboratorio pomeridiano di arte organizzato dal professor De Moro: due straordinari pannelli che rendono orgogliosa la nostra Scuola.
Continua poi il percorso - intrapreso nel numero precedente - dei bambini in difesa dei bambini, con la storia di Malala, ragazza pakistana che ha lottato già da adolescente per il diritto all'istruzione.
Infine, tante notizie su uscite didattiche, gare culinarie, iniziative dei docenti e progetti.

Ancora una volta potete navigare in lungo e in largo, sbirciando cosa avviene nelle classi e fuori!
Buona lettura a tutti... E buon divertimento!
 
La Redazione

Ricicliamo delle storie

La nostra la classe, la IIA, ha lavorato in questo periodo sui materiali di riciclo, studiandone le proprietà e il loro eventuale riutilizzo.
Ispirati da quanto abbiamo appreso, sono nate anche delle simpatiche storie in cui abbiamo pensato di "riciclare" come protagonisti i materiali che di solito siamo abituati a scartare!
 
C'era una volta una busta di plastica di medie dimensioni, di colore verde, che spesso si confondeva con il colore del prato.
Inizialmente era stata usata per i rifiuti da trasportare in discarica; spesso stava sotto la pioggia, altre volte sotto un torrido sole.
Tante volte, quando vedeva intorno a sé svolazzare sacchetti di plastica di altri colori, si chiedeva che fine avrebbero fatto.
Spesso si avvicinavano cani, gatti e altri animali e allora aveva paura che gli facessero del male; lei era immobile, non poteva scappare... Gridava aiuto, ma le altre buste non la potevano soccorrere, perché come lei non si potevano muovere.
Sul calare della notte incominciava a sentirsi triste, perché il suo pensiero era che il giorno successivo l'avrebbero potuta portare all'inceneritore e avrebbe così finito la sua vita da busta di plastica.
 
Un giorno, però, di mattina presto, tutto cambiò.
Casualmente passò di lì un bambino che la raccolse e vi mise dentro il pallone che portava con sé.
La busta di plastica era pazza di gioia: non solo aveva evitato l'inceneritore, ma era tornata ad essere utile per qualcuno... E a tutti piace sentirsi utili!

Lorenzo C.
 
 
Ciao!
Sono Plastic Bottle, una bottiglia di Coca Cola.
L'altro giorno Giulia mi ha portata in gita con lei e, quando mi ha tirata fuori dallo zainetto, mi sono accorta di non essere sola: c'arano, con gli altri ragazzi, anche due bottiglie di the, tre di acqua e perfino una di aranciata!
Dopo qualche ora, finita la bibita, Giulia mi ha rimessa nello zainetto e portata a casa sua, dove mi ha buttata nel secchio della plastica.
Prima di buttarmi, però, sua madre mi ha tolto il tappo e lo ha messo da parte insieme agli altri: una volta averne raccolti abbastanza, li porterà in Parrocchia, vicino casa loro.
Io, invece, sono stata riutilizzata e trasformata in un bellissimo bicchiere colorato. Sono davvero contenta e spero di capitare in una famiglia responsabile come quella della mia precedente "padroncina"!
 
Giada T. (IIA)


Il nostro cuore sotto controllo

Il 19 marzo siamo andati al Campidoglio e abbiamo partecipato alla presentazione del progetto "Cuore di sport", nato per prevenire i disturbi cardiaci.
 
Gli assessori, i medici e due calciatori erano riuniti nella Sala della Protomoteca, chiamata anche Sala dei busti.
Questo gruppo di persone si è riunito per spiegare a noi ragazzi l'importanza della prevenzione cardiologica.
 
Tra gli altri era presenta il dottor Fedele, medico, cha spiegato, in breve, i principali problemi che possono insorgere a livello cardiaco; ha spiegato anche che si richiede l'elettrocardiogramma solo se pratica uno sport agonistico, ma in realtà tutti i ragazzi dovrebbero sapere le condizioni del proprio cuore.
Anche Paolo Masini, assessore alle politiche educative, ha sostenuto con forza che la prevenzione è una cosa importante.
Infine, erano presenti anche due calciatori: Luca Marcheggiani e Simone Perrotta.
Quest'ultimo ha affermato che, prima di aderire al progetto, non conosceva l'importanza di effettuare regolarmente l'elettrocardiogramma. Marcheggiani, invece, ha detto che lo sport è importante farlo, ma sempre sotto controllo.
 
Alla fine degli interventi, hanno permesso ai ragazzi di fare delle domande e alla fine i calciatori hanno firmato gli autografi.
 
Questa gita è stata molto importante per me, perché ho capito l'importanza di proteggere il nostro cuore.
 
 
Chiara N. (V A - scuola primaria)
 

Gara di ricette in IA!

In prima media A, si è svolta di recente una gara di ricette. Il piatto vincitore è stato il “Risotto alla crema di scampi”, proposto da Federica, che ci ha suggerito di realizzarla così:

 RISOTTO ALLA CREMA DI SCAMPI
 

Ingredienti:

· 500 gr. di scampi (freschi o surgelati)
· 1 scalogno
· ½ bicchiere di latte
· 200 gr. di panna da cucina
· 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
· 30 gr. di burro
· olio extravergine di oliva
· vino bianco
· prezzemolo
· sale q.b.

Procedimento:

· Togliere la testa e il guscio agli scampi
· Mettere la polpa da parte e il resto in pentola
· Ricoprire con acqua e portare ad ebollizione
· Lasciare per 20 minuti
· Filtrare il brodo in un’altra pentola e lasciarlo, servirà per cuocere il riso
· Sminuzzare lo scalogno e soffriggerlo, in una padella, con olio
· Aggiungere la polpa degli scampi e farli insaporire
· Sfumare con vino bianco
· Aggiungere il concentrato di pomodoro e farlo sciogliere
· Mettere tutto nel bicchiere del mixer e frullare
· Rimettere nella padella il composto
· Aggiungere il latte e la panna e far insaporire per qualche minuto
· Cuocere il riso nel brodo di pesce messo da parte
· A 5 minuti dalla fine della cottura, versare due mestoli di brodo nella padella e lasciare da parte un altro mestolo nel caso il riso si asciugasse troppo
· A fine cottura mantecare con il burro
· Cospargere con prezzemolo tritato

 Buon appetito!

Essere o apparire? Questo è il problema!

La maggior parte dei ragazzi e delle ragazze nel periodo adolescenziale iniziano a guardarsi allo specchio. Vedono dei cambiamenti e iniziano a preoccuparsi del loro aspetto: "Sono bello/a? Che penseranno gli altri di me?"
Poi ci sono quelle persone che specchiandosi iniziano a paragonarsi ai propri compagni di classe o amici.
Succede soprattutto alle ragazze: cominciano a desiderare i capelli della migliore amica, gli occhi della cugina, l'altezza della compagna di classe e così via.
Non si sentono mai soddisfatti del loro aspetto, cercano sempre qualcosa in più.
Devo ammettere che anche a me è capitato di specchiarmi, ma non mi succede mai o quasi mai di desiderare cose altrui...certo...tutti hanno qualche "imperfezione", ma non mi importa più di tanto.
Da quello che ricordo, l'ultima volta che ho desiderato qualcosa di diverso nel mio aspetto è stato un paio di anni fa: volevo a tutti i costi i capelli biondi e lunghi. Il motivo di questo mio desiderio era uno: ho sempre portato i capelli a caschetto. Li ho sempre odiati.
Vedevo le mie compagne di classe con quei bei capelli lunghi, ricci, lisci, mossi, con le trecce, con la coda...ed io?
Io non potevo neanche farmi un a piccolissima coda per quanto erano corti. Ero arrabbiatissima con mia madre, non c'era modo di farle cambiare idea. Per fortuna riuscii a convincerla a farmi crescere i capelli, anche se non so ancora come ho fatto.
Comunque, a parte questo, non ho desiderato altro. Non dico che mi piaccio così come sono, ma non mi preoccupo più di tanto, preferisco pensare a cose più importanti.
Ci sono, invece, delle persone che sono talmente ossessionate dalla loro bellezza che trascurano il resto. Certa gente, per esempio, è talmente bella che basta guardarla per oscurarsi la vista, ma, poi, mentre inizia a fare un discorso, ti ritorna la vista e ti accorgi di quanto quella persona, per occuparsi di apparire bella, ha trascurato totalmente l'intelligenza, le buone maniere ecc.
Quindi, per me, l'aspetto esteriore non conta molto, ma è di gran lunga più importante l'aspetto interiore: è da lì che, secondo me, una persona dovrebbe essere vista, e non solo fuori.
Per me è importante essere educata, generosa e gentile con gli altri, e questo grazie alle buone maniere che vengono insegnate dai genitori, solo da loro, perché ti considerano la persona migliore del mondo e non ti giudicano come sei, né fuori né dentro, ma ti vogliono un gran bene e non ti cambierebbero con nessun altro.
 
 
Sara M. (IIC)

Bambini in difesa dei bambini: la storia di Malala

Nel numero precedente del nostro blog giornalino abbiamo iniziato a scrivere dei diritti inviolabili e inalienabili che spettano ai bambini di tutto il Mondo... o almeno così dovrebbe essere. Abbiamo già parlato del coraggio e della determinazione di Iqbal Masih, ora vogliamo "presentarvi" un'altra piccola grande donna, che si è battuta per la parità delle donne e il diritto alla loro istruzione.

 

Malala Yousafzay è una coraggiosa ragazza pakistana di 16 anni, diventata famosa grazie a un blog in cui già a 13 anni descriveva il regime dei talebani, contrari al diritto all’istruzione per i bambini e ai diritti più elementari per le donne. I talebani hanno preso il potere nella valle dello Swat in Pakistan dove Malala viveva. Il loro movimento politico rifiuta una società basata sui diritti, sulla libertà personale e religiosa a sulla parità fra donne e uomini.

Il 9 ottobre 2012 Malala è stata gravemente ferita da uomini armati, saliti a bordo del pullmino su cui lei tornava a casa da scuola. I talebani pakistani hanno rivendicato l’attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell’oscenità’’. Malala è stata allora trasferita in un ospedale londinese che si è offerto di curarla.Oggi è guarita e vive in Gran Bretagna con i suoi genitori, ma sogna di tornare presto nel suo Paese. Queste sono alcune frasi del discorso che ha tenuto davanti all’Assemblea generale dell’Onu di New York nel luglio 2013 e che ci hanno fatto molto riflettere sul valore dell’istruzione, della libertà e della pace:

“…Vogliamo scuole e istruzione per il futuro luminoso di ogni bambino. Continueremo il nostro viaggio verso la nostra destinazione di pace e di educazione. Nessuno ci può fermare. Alzeremo la voce per i nostri diritti e la nostra voce porterà al cambiamento. Noi crediamo nella forza delle nostre parole. Le nostre parole possono cambiare il mondo, perché siamo tutti insieme, uniti per la causa dell'istruzione. E se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo, cerchiamo di armarci con l'arma della conoscenza e di farci scudo con l'unità e la solidarietà. Cerchiamo quindi di condurre una gloriosa lotta contro l'analfabetismo, la povertà e il terrorismo, dobbiamo imbracciare i libri e le penne, sono le armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo".


 
Silvia M. - Aurora C. - Ilaria S. (II D)

Visita alla Fattoria Latte Sano: intervista POSSIBILE ai ragazzi della IIE

Per questa volta facciamo un'eccezione e leggetevi tutta d'un fiato questa intervista POSSIBILE agli alunni della IIE, dopo la visita alla  Fattoria Latte Sano, presso Ponte Galeria.
E per l'occasione c'è un intervistatore speciale: il professor Terrasi!
Cosa avete visto?
Abbiamo visto tutto il processo di produzione del latte fresco e quello delle bottiglie, però non abbiamo capito una cosa: ma dov’erano le mucche?
Cosa avete gradito di più della visita?

Ho gradito la spiegazione della responsabile accoglienza scuole, che ci ha parlato della storia della Fattoria…

Mi è piaciuto il regalo che ci hanno fatto alla fine del percorso….
Il latte fresco che ci hanno offerto era molto buono..
Cos'è cambiato nelle tue abitudini alimentari?
Ho imparato che il latte è un alimento completo e quindi non è necessario aggiungere zucchero, perchè contiene gia uno zucchero natural chiamato Lattosio..
Il latte non deve essere scaldato troppo perche perde le sue proprietà nutritive…
Non è cambiato niente nelle mie abitudini perche Io il latte non lo bevo in quanto sono allergico!
Ci torneresti?
Lo rifarei volentieri però mi piacerebbe vedere anche le mucche…
Io rifarei questa gita perché è stata molto istruttiva e mi sono divertita molto