Il 21 e il 22 ottobre molte
classi della nostra scuola sono partite per il primo viaggio di istruzione
dell’anno: Expo Milano 2015. Questa esperienza ci ha fatto entrare in contatto,
attraverso il cibo, con la cultura dei vari Paesi del mondo.
Il tema centrale dell’expo era
“Nutrire il Pianeta” - “Energia per la vita”.Nel mondo, infatti, ci sono vari
problemi che riguardano l’alimentazione, sono complessi e diversi:
1.
Legati al clima e
all’ambiente: in alcuni paesi ci sono piogge troppo scarse o troppo abbondanti
e per questo il terreno e poco fertile;
2.
Legati al colonialismo: per
molti anni le potenze coloniali hanno sfruttato le risorse naturali di tali
territori
3.
Cause politiche, legate alle
forme di governo dittatoriali: ancora oggi in molti paesi poveri il potere
politico è nelle mani di poche famiglie, mentre la maggior parte della
popolazione è tenuta nella povertà e nell’ignoranza.
4.
Cause economiche: alcuni
Paesi, politicamente indipendenti, affidano le loro risorse per la maggior parte
a Società multinazionali.
Per sensibilizzare e rendere
protagonisti noi ragazzi e bambini è stato scritto un documento molto
importanteche tutti hanno potuto sottoscrivere, La Carta di Milano dei Bambini
in cui sono affermati i principi fondamentali dell’Expo, i principi
fondamentali per le sfide future per costruire un mondo più giusto:
-
Lotta contro lo spreco
-
Tutela di chi produce il cibo
-
L’importanza di un
alimentazione sana
-
Il rispetto dell’ambiente.
Palumbo Maria Luisa – Raso Lorenzo – Gidoiu Andrei
Classe III D
EXPO: TRA I PROFUMI E I SAPORI DEL MONDO
BRASILE
Uno dei tanti paesi che ha
partecipato all’Expo è stato il Brasile, che ha avuto molto successo per la
metafora della rete, mostrando la connessione dei diversi soggetti grazie ai
quali il Brasile ha conquistato il ruolo in primato mondiale come produttore di
cibo.
La feijoada è uno
dei piatti tipici della cucina brasiliana, probabilmente quello più noto e
rappresentativo. Il termine deriva da feijão che in lingua portoghese
sta perfagiolo,
essendo questo uno degli ingredienti essenziali per tale piatto; per questo in
italiano si potrebbe tradurre feijoada con fagiolata.Gli ingredienti tipici sono:
acqua, fagioli neri (variante carioca) o bruni (variante baiana), carne di
maiale, carne di vacca e spezie.
Generalmente è accompagnata con riso bianco, insalata, arancia tagliata a
fette. La preparazione consiste in una cottura prolungata dei fagioli,
preventivamente messi in ammollo con la carne secca, cui si aggiungono man mano
le altre carni e le spezie. La lunga cottura rende il piatto più digeribile di
quanto possa sembrare.
Palumbo Maria
Luisa – Raso Lorenzo – Gidoiu Andrei
Classe III D
IL MAROCCO
Proprio come il paese a
cui appartiene, il Marocco è ricco di
sapori, aromi e colori. I suoi profumi e gli abbinamenti dolce-salato sono
rinomati in tutto il mondo. Un pasto marocchino è un’esperienza che coinvolge
tutti i sensi. Alla convivialità si aggiungono i profumi dello zafferano, del
cumino e del coriandolo. Ogni regione ha le proprie specialità, tradizioni e
ospitalità.
Nel 2008 ,il Marocco ha
lanciato il piano Marocco verde , per permettere l'autosufficienza alimentare
della popolazione e l’esportazione delle
filiere d’eccellenza . I risultati? Erano sotto gl’occhi di tutti nel Padiglione
di Expo Milano 2015 ,intitolato Viaggio di sapori .Il percorso è suddiviso in
base alle diverse Regioni del paese ,ognuna con proprie specifiche eccellenze
alimentari.
Il Cous Cous è certamente il piatto più famoso del
Marocco. Il Cous Cous in Marocco è la portata principale di un pasto e viene
servito con le verdure cotte, carne o
pesce in molte varianti e condito con il suo brodo aromatico. I grani sono
lavorati a mano, cucinati al vapore fino a che non raggiungono una consistenza
soffice senza essere scotti.
A. Guinicelli - B. De Giorgio - D.Sardella - L. Huerta
Classe III E
LA SPAGNA
Il padiglione della Spagna
propone un viaggio del sapore che iniziacon una valigia di 5x4 metri,punto di partenza
di un'installazione audiovisivadell'artista catalano Antonio Miralda. Una volta
oltrepassato il portico, 20 valigie proiettano altrettante proposte
visive.Miralda ha previsto che il viaggiatore/visitatore possa rispondere in
modo interattivo a domande sull'alimentazione.Il linguaggio del sapore guida
invece i visitatori nell'immaginazione culinaria di un cuoco attraverso i
paesaggi e gli aspetti più rappresentativi della produzione agroalimentare.
La Paella classica
Esistono diversi piatti tipici
della Spagna ma forse la Paellaè quello che più di altri è entrato
nell’immaginario collettivo come il piatto spagnolo per antonomasia.
Il suo nome deriva da
“padella” il caratteristico recipiente in basso, largo e dotato di 2 manici con
il quale viene sia cucinato che servito direttamente in tavola questo prelibato
piatto che è un insieme di carne, pesce, verdura e riso. La ricetta può variare
in quanto la cosa fondamentale non sta negli ingredienti usati ma nel tipo di
cottura del riso che non deve essere bollito a parte e poi versato nella
pentola insieme al resto degli ingredienti.
La crema catalana
La crema catalana, come si
evince dallo stesso nome, è originaria della Catalogna, la regione più a
nord-est della Spagna dalla quale è partita per essere diffusa in una tutta
Europa e nel mondo.Da molti considerata la cugina del creme caramel e della
creme brulè, per gli spagnoli è ovviamente superiore come bontà ma solo se
realizzata come tradizione insegna.
Christian De Vincentis - Tiziano Leoni - Emiliano
Giammona
Classe III E