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STORIA DEL RUGBY



Il Rugby è nato da un atto rivoluzionario compiuto il primo Novembre del 1823 dal giovane William Webb Ellis, che durante una partita di calcio giocata sul prato della Public School di Rugby, cittadina inglese del Warwickshire, prese la palla con le mani (all’epoca  consentito dalle regole) e cominciò a correre (cosa non consentita dal regolamento) fino alla linea di fondo dove depositò la palla.
Questo dice la leggenda, infatti, ai rugbisti piace pensare che il Rugby sia nato con il cuore e con il coraggio di andare contro le regole. La storia dice che, durante gli anni successivi, questo sport si diffuse maggiormente nel Regno Unito. La data ufficiale della nascita del rugby potrebbe essere quella del 1866 quando venne fondata l’International Rugby Board
Il Regno Unito fu per molto tempo maestro indiscusso di questa disciplina sportiva finché la palla ovale non emigrò, sbarcando sotto l’equatore, dove trovò popolazioni con fisici massicci e propensione alla lotta corpo a corpo. Stiamo parlando di tutte quelle nazioni che oggi dominano indiscutibilmente il panorama rugbistico internazionale cioè: Nuova Zelanda, Sud Africa e Australia. In questi Paesi il Rugby cambiò nel corso del tempo migliorandosi, affinando tecnica e tattica fino ad arrivare ai giorni nostri, dove ormai è pura espressione di esplosività forza fisica, grande tecnica e infinita intelligenza tattica. Nella nostra penisola il rugby arrivò nel finire del ‘800 a Genova per mano della comunità Inglese.
Ma è con gli anni ’90 che il rugby azzurro cresce in maniera decisa ed evidente. Crescita che avrà il suo apice con la memorabile vittoria sulla Francia a Grenoble data 1997. Quella vittoria è il preludio alla coronazione di un sogno che si avvererà nel 2000, quando l’Italia viene invitata a partecipare al 5 Nazioni che da lì in poi cambierà nome diventando il 6 Nazioni.

La data è quella del 5 febbraio 2000, il luogo è lo stadio Flaminio di Roma, l’Italia trascinata da un fenomenale Diego Dominguez batte la Scozia 34-20. È storia. Da quel girono il cammino degli Azzurri nel 6 Nazioni è piena di grandi partite giocate con cuore e grinta come quella del 24 febbraio 2007 a Murrayfield,  la Scozia si arrende ad un’Italia che va in meta tre volte nei primi sei minuti: finisce 17-37, ed è la prima vittoria lontano dal Flaminio nel 6 Nazioni.
Lorenzo Bax, Lorenzo Bianchini, 
Flavio Freda,  Flavio Marella, Alessio Chiappetta
Classe I D