Pagine

Progetto Finestre: uno sguardo diverso verso il Mondo

Tra i progetti che sono stati proposti quest'anno nella nostra Scuola, quello che mi ha maggiormente colpita è stato il "Progetto Finestre", realizzato in collaborazione con il centro Astalli e che ha avuto il suo momento più toccante nel mese di aprile, quando abbiamo avuto l'occasione di incontrare un rifugiato politico della Guinea francese, accompagnato da un'assistente del centro.
Il progetto è stato proposto dalla professoressa Coletta e dalla professoressa Grazioli, con le quali abbiamo approfondito i diritti umani, quei 30 articoli inalienabili ed inviolabili, di cui  però, purtroppo, vengono private molte persone nel Mondo.
E' stato chiamato "Progetto Finestre" proprio perché vuole aprire una nuova finestra per noi ragazzi, offrirci una nuova prospettiva.
Durante l'incontro, l'assistente ha prima di tutto chiarito il discorso sui migranti economici e i migranti forzati, ovvero i rifugiati: i primi si trasferiscono per avere una vita migliore, ma non rischiano di morire, mentre gli altri sono costretti a lasciare il loro Paese non per loro scelta, bensì per problemi politici o per discriminazioni etniche o religiose.
Una frase, in particolare, mi ha colpito di Abdul, il ragazzo rifugiato: "Non avrei mai immaginato di vivere a Roma e di parlare italiano!"
Lui non l'avrebbe mai voluto e merita tutto l'appoggio... Così come tutti coloro che hanno avuto una storia simile alla sua.
Mi ha stupito molto la sua determinazione: ha detto più volte di essere convinto di dover dimostrare quello che vale e che è pronto a fare lui il primo passo verso gli altri.
Questo incontro e questo progetto mi hanno davvero conquistata e mi hanno aiutata a guardare il mondo con occhi diversi: ognuno di noi ha una dignità, che però spesso non viene rispettata; ognuno di noi ha una storia, che però non viene quasi mai ascoltata.
Ecco, io ora voglio ascoltare!

Melissa (IIIA)