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Questioni di Stile


Questa rubrica ha lo scopo di arricchire le nostre conoscenze sulla lingua italiana facendoci familiarizzare con uno strumento di lavoro fondamentale per scrivere e parlare bene l'italiano, IL VOCABOLARIO. 
Consultando il Nuovo Devoto Oli abbiamo scoperto tre rubriche di "Pronto soccorso linguistico" ricche di consigli per imparare parole nuove per scoprire come usarle al meglio e non cadere nelle insidie della lingua. 

Per dirlo in italiano: usiamo sempre più termini ed espressioni inglesi, spesso difficili da capire o pronunciare. Il più delle volte inutili. Ecco le possibili alternative per dire la stessa cosa in italiano.

La prima parola è e-mail. Questa è una parola che ormai usiamo nel quotidiano, il corrispettivo italiano è Posta Elettronica. Molto diffusa è l'abbreviazione “mail” con l’ellissi della E, “ti mando tutti i dati via mail. Ti è arrivata l'e-mail?”

Vogliamo presentarvi anche la locuzione “all inclusive”, che è uno degli anglicismi del linguaggio commerciale e pubblicitario iniziato ad essere utilizzato nella lingua italiana verso la fine del Novecento. L'espressione inglese equivale all'italiano “tutto compreso”.
Che dite, proviamo a dirlo in italiano?

Parole minate: capita spesso di avere dubbi sull’ortografia o sulla pronuncia esatta di una parola. Ecco qualche suggerimento per capire e ricordare la forma corretta.

La prima "parola minata" è arancia.

Questa parola viene utilizzata nel quotidiano, ma presenta delle difficoltà nel plurale. Secondo la regola grammaticale i nomi femminili che al singolare terminano in –cia e –gia hanno il plurale in –cie e –gie se la e la g sono precedute da una vocale (ciliegie, camicie), mentre hanno il plurale in –ce e –ge se la e la g sono precedute da una consonante (arance, frange) o se concorrono a rappresentare un suono intenso (docce, rocce).


Questioni di stile: le parole che scegliamo sono il nostro biglietto da visita, dicono chi siamo, raccontano di noi e di come vogliamo presentarci al mondo. Scopri i consigli per trovare le parole giuste a seconda del contesto.

L’avverbio “assolutamente” viene usato con valore rafforzativo, sia in frasi positive che negative: “devi assolutamente convincerlo”,  “non voglio assolutamente vederlo”. Inoltre è spesso adoperato nelle risposte in unione con sì o no, per rendere più perentoria e categorica l’affermazione o la negazione: “Sei d'accordo?” Assolutamente sì/Assolutamente no. Molte volte il contesto o, l'intonazione e la gestualità nel parlato consentono di comprendere meglio. 
Per non lasciare l'interlocutore nel dubbio, e fargli capire se abbiamo espresso pieno accordo o totale disaccordo sarà bene accompagnare con un sì o con un no il nostro avverbio.
Dovremo dire, quindi, “assolutamente sì” o “assolutamente no” o semplicemente “si” o “no” evitando l’avverbio eccessivamente usato.
E’ questione di stile!

Leonardo Gargano, Gabriele Monteverde 1D, 
Camilla Navar, Benedetta Viola 2D