Salve signor Colombo siamo un gruppo di ragazzi e vorremmo farle un’intervista.
Salve mio caro, ma… cosa sarebbe un'intervista?
Signor Colombo le vorremmo porgere alcune domande a proposito della scoperta dell' America. Quando iniziò il suo viaggio?
Oh certamente! Era il lontano 1492 quando cominciò l’avventura; tutto era stato reso possibile da Isabella e Ferdinando, li conoscete vero? Partimmo con tre navi: LA NINA, LA PINTA e LA SANTA MARIA, il viaggio sembrava interminabile, ma arrivai nelle Indie...
Veramente pensavo di essere arrivato in Oriente, come già le avevo spiegato prima.
Per la verità è stato Amerigo Vespucci dopo trent’ anni a scoprire che il territorio precedentemente toccato da lei e ritenuto da tutti una parte di Asia, era invece un nuovo continente. Infatti il nome che gli è stato assegnato è "America”, in onore di Vespucci.
Spero che sia un grosso equivoco, io sono stato il primo uomo a toccare il nuovo mondo, un territorio all' altro capo del globo e quel ciarlatano di Amerigo Vespucci non dice il vero.
Se non crede a quello che le abbiamo illustrato prima potremmo sentire la versione del Signor Vespucci; sempre che a lei faccia piacere conoscere la realtà dei fatti!
Certamente, spero di potermi confrontare con lui!
Salve, mi scuso per questa intrusione, ma non mi pare giusto attribuire dei meriti a persone che non ne sono degne. Caro Cristoforo Colombo, lei ha fatto un piccolo errore pensando di aver scoperto le Indie. La verità è che lei attraversò l'Atlantico e si illuse di essere approdato là dove nessuno era mai arrivato per quella via. Fui io, Amerigo Vespucci, a rendermene conto!
Mio Caro Vespucci, non credo ancora alle sue parole… tuttavia temo che dovrò convincermene. Stento ad accettare che dopo tanta fatica io non sia riuscito a compiere la mia impresa, ma ringrazio lei e questi ragazzi per avermi illuminato. Addio!
Molte grazie, signor Colombo e arrivederci!
S. Gheorghe, S. Porretta, R. Rosi (IIIB)