Per questo numero del nostro giornale
abbiamo avuto l’opportunità di intervistare un personaggio mitologico molto
importante il cui nome è stato addirittura utilizzato in campo medico per
indicare un tendine, ACHILLE!
- Buongiorno Achille, che cosa ti ha spinto a partecipare alla guerra di Troia?
- Ho deciso di prendere le armi per vendicare il mio amico Patroclo ucciso da Ettore, elmo splendente e per distruggere Ilio.
- Cosa hai provato quando hai saputo che Patroclo, il tuo migliore amico, è stato ucciso da Ettore l’eroe troiano?
- Per me è stato difficile, ho provato tante emozioni: tristezza, dolore, gioia, ma soprattutto tanta rabbia e desiderio di vendetta.
- Cosa indossavi durante la guerra?
- Avevo una lancia, uno scudo per proteggermi dai colpi, l’armatura e l’elmo fatti di ferro.
- Sappiamo che Ettore è morto per mano tua, ma come è riuscito suo padre, Priamo, a riaverne il corpo?
- Ero ancora molto arrabbiato dopo aver ucciso Ettore e senza pensarci troppo ho fatto cose terribili al suo corpo: era ridotto malissimo e così non l’ho subito restituito a Priamo. Giorni dopo la morte di Ettore, il vecchio re si presentò a me, si inginocchiò ai miei piedi e mi baciò le mani. Ero stupefatto da quel gesto, ma ancora arrabbiato. Poi però lui iniziò a parlare dell’amore che provava per suo figlio e cominciò a ricordarmi mio padre. Fu in quel momento che la dolcezza di quell’uomo mi colpì e io decisi di restituirgli il corpo straziato del figlio.
Giorgia Feroci I A