Vorrei parlarvi di una ricerca che insieme ai miei compagni
di classe ho affrontato con la professoressa Iesu, di Tecnologia. Abbiamo
scoperto e capito che l’alimentazione influisce non solo sul benessere del
nostro corpo ma anche sulla salute del nostro pianeta.
Vi chiederete perché?
La produzione e la consumazione del cibo contribuiscono al
riscaldamento globale, alla desertificazione e alla perdita di biodiversità
della Terra. Per ridurre tali fenomeni così disastrosi, basterebbe praticare un’alimentazione
sostenibile.
Ma cosa vuol dire?
Un’attività si dice che è sostenibile quando non sottrae
risorse alle generazioni future o ad altre popolazioni. Quindi un’alimentazione
sostenibile è quella che prevede la produzione e il consumo di cibo che
utilizzi le risorse naturali, suolo e acqua, in modo moderato, ma anche che
protegga la biodiversità e gli ecosistemi, che emetta basse quantità di
carbonio e azoto, che rispetti la stagionalità, che garantisca la qualità di
vita degli animali allevati, che compia poca strada dal campo alla tavola.
Se sviluppiamo una maggiore consapevolezza dei nessi causali
esistenti tra le nostre scelte di consumo alimentare e l’ambiente, avremo la
possibilità nella nostra vita quotidiana di compiere azioni non più dannose al
nostro pianeta.
Per questo motivo vi elenco i 10 consigli che il WWF ci suggerisce
per modificare le nostre abitudini e adottare “buone pratiche”per
un’alimentazione a minore impatto ambientale:
- Acquista prodotti locali
- Mangia prodotti di stagione
- Diminuisci i consumi di carne
- Scegli i pesci giusti
- Riduci gli sprechi del cibo
- Privilegia i prodotti biologici
- Cerca di non acquistare prodotti con troppi imballaggi
- Cerca di evitare i cibi eccessivamente elaborati
- Bevi l’acqua del rubinetto
- Evita sprechi anche ai fornelli.
Buona “pratica” a tutti!