L’11 aprile di quest’anno con
il professore di Storia Vinciguerra e con la professoressa di Spagnolo Piseddu
ci siamo recaticon i mezzi pubblici a visitare alcuni monumenti medioevali
situati nell’area dei Fori Romani. Dopo un viaggio di circa un’ora siamo giunti
a via dei Fori Imperiali dove abbiamo visto per prima la chiesa dei Santi Cosma e Damiano.
Dopo aver visitato questo monumento siamo entrati nell’area archeologica dei Fori Romani per vedere la chiesa di Santa Maria Antiqua. Il Professore di storia ci ha illustrato questo meraviglioso monumento. Questa chiesa è uno dei più antichi luoghi di culto dedicati alla Madonna, ma svolgeva anche la funzione di cappella palatina per l’imperatore bizantino durante le sue visite a Roma.L’edificio con i suoi affreschi rappresenta un’importante fonte per comprendere la storia di Roma tra il 500 e l’800 d.C. Nell’anno 847 un terremoto del VII grado (scala Mercalli) colpì Roma, facendo franare una parte del Palatino (la collina alle spalle del Foro) sulla chiesa. All’inizio del 1900 iniziano gli scavi che riportano alla luce gli ambienti. Dopo un lungo restauro durato alcuni decenni, dal 17 marzodi quest’anno la chiesa èstata aperta ai visitatori.
In occasione della riapertura della
chiesa è stata allestita all’ interno anche una mostra con reperti provenienti
da altri edifici di culto. Ad esempio, è stata esposta l’antica icona di Santa
Maria Antiqua(fig.2), immagine sacra, risalente al 600 d.C., conservata, dopo
l’abbandono della chiesa, nella vicina basilica di Santa Francesca Romana. Poi
abbiamo visto all’interno alcuni frammenti di mosaici provenienti dall’antica basilica
di San Pietro, risalenti ai tempi di Papa Giovanni VII, pontefice di origine
orientale, committente anche di alcuni affreschi di Santa Maria Antiqua. Nei
mosaici sono rappresentati: la Madonna, l’episodio dell’adorazione dei Magi eil
Cristo (fig.3). Attraverso l’osservazione ravvicinata, il professore ci ha
illustrato la tecnica del mosaico bizantino. Gli affreschi presenti lungo le
pareti della chiesa,secondo quanto ci ha riferito il professore di Storia,
rappresentano prevalentemente la vita di alcuni santi venerati in Oriente.
Questo elemento evidenzia come in questo periodo Roma, sotto il dominio
bizantino, era influenzata dalla cultura orientale. Nella parete destra del
presbiterio il professore ci ha fatto notare una “parete palinsesto”(fig.4),
cioè un muro ricoperto da più strati di affreschi, realizzati dal VI al VIII
d.C. In pratica quelli più antichi sono stati ricoperti da altri strati più
recenti che, con il crollo della chiesa, si sono staccati e sono in parte
visibili. Negli affreschi dell’abside si intravede Papa Giovanni VII,con un
nimbo quadrato, committente di alcuni affreschi della chiesa. Il papa essendo
ancora in vita è rappresentato con un’aureola quadrata, elemento iconografico utilizzato
dagli artisti per distinguerlo dai santi. Percorrendo il presbiterio siamo
entrati nella cappella di Teodoto, luogo denominato così dal committente degli
affreschi presenti lungo le pareti. Teodoto era un’importante esponente del governo
bizantino di Roma intono al VII secolo d.C.In alto,
sempre in questo ambiente troviamo l’affresco della Crocifissione, il più
interessante di questo luogo (fig.5), dove il Cristo è rappresentato con il
“colombium” (lunga tunica) e con gli occhi aperti. Questo tipo di
iconografia(cioè il Cristo vestito) si rintraccia nell’Alto medioevo in Siria,
secondo quanto ci ha riferito il professore. Probabilmente gli artisti che
hanno realizzato questo affresco nei primi anni del VII sec d.C. provenivano da
quest’area geografica.
Quest’esperienza didattica ci ha
permesso di capire alcuni aspetti molto importanti e poco noti della storia
medioevale di Roma. Inoltre ci siamo resi conto che per comprendere meglio le
vicende storiche è fondamentale visitare i nostri beni culturali.
Gli
alunni della I D