Negli
ultimi anni è aumentato l’utilizzo dei videogiochi da parte dei bambini minori
di 10 anni, degli adolescenti e persino dei giovani adulti che dovrebbero dare
il buon esempio.
Nel
2015 i produttori di videogiochi hanno incassato quasi un miliardo di euro
grazie alla vendita di console e accessori. Una cifra impressionante alla quale
vanno sommati gli incassi illegali; molti giochi infatti vengono “taroccati” e
venduti ad un prezzo inferiore sul mercato nero.
I
dati nazionali dell’indagine “Okkio alla salute 2012” riportano che il 7% dei
bambini passa addirittura cinque ore al giorno davanti ad uno schermo. Anche nella nostra classe abbiamo ottenuto
dei dati allarmanti (vedi inserto sotto).
Alcuni
esperti dell’infanzia, tra cui psicologi, psichiatri e psicanalisti, ritengono
che i videogiochi stimolino l’intelligenza e la prontezza di riflessi.
Secondo
questi studiosi alcuni videogiochi sono educativi ed istruttivi e grazie a loro
si impara divertendosi e aiutano i ragazzi a sviluppare l’immaginazione.
Secondo altri esperti, al contrario, i
videogiochi favoriscono la dipendenza e non stimolano la fantasia. L’uso
prolungato, inoltre, favorisce il distacco dalla realtà e porta all’isolamento,
impedendo la socializzazione e il gioco libero con gli amici.In particolare tra
i videogiochi più dannosi ci sono quelli violenti che portano i giocatori ad
avere ansia, insonnia ed addirittura enuresi notturna, come dimostrato da uno
studio condotto dall’Ass.ne Peter Pan Onlus su un campione di bambini italiani
tra gliundici e i tredici anni.
Per concludere, secondo noi, i genitori
dovrebbero controllare i propri figli e scegliere giochi adatti alla loro età.
Ai videogiochi dovrebbero affiancarsi libri, momenti di socializzazione e
attività fisica. Gli adulti inoltre dovrebbero limitare il tempo di gioco e
passare più tempo con i figli per scoprire i loro interessi.
Insomma… la responsabilità è in mano ai
genitori!
E non solo, anche lo Stato dovrebbe
fare qualcosa, per esempio potrebbe intervenire per fermare il mercato nero e
vietare la vendita dei giochi violenti ai più piccoli.
La nostra indagine statistica
Nei
giorni scorsi abbiamo condotto un’indagine sui videogiochi e il loro utilizzo
tra gli alunni del nostro Istituto.
Abbiamo
intervistato i bambini delle classi terze, quarte e quinte per un totale di 269
alunni. Ecco i risultati.
Anche nella nostra scuola quasi tutti
gli alunni possiedono una console e il 43% dei bambini ci gioca ogni giorno.
Il dato che ci ha più colpitoè che
oltre un quarto dei bambini (il
28%) passa oltre un’ora davanti alloschermo
tutti i giorni!
Gli alunni
della classe VA