E’ andato in scena il 13 Gennaio 2017 al teatro “Sistina” di Roma, lo spettacolo “Finis Africae” tratto dal romanzo dello scrittore e filosofo Umberto Eco “Il nome della rosa”.
Lo spettacolo è un giallo medioevale e viene rappresentato in un unico atto. Ambientato
nel 1327, in un’abazia del nord Italia, due frati (maestro e alunno) devono
scoprire le cause delle continue morti di altri frati nel monastero. Luci,
musica e scenografia, rendono suggestiva la scena e la rappresentazione
realistica.
Nell’opera
si è unito il teatro classico con il cinema e il teatro delle ombre, ecco
perché le luci sono state fondamentali per la trasposizione scenica.
Assistendo
allo spettacolo ho potuto apprezzare alcuni attori per la loro bravura nella
recitazione e nel catturare l’attenzione, in particolare frate Adso, allievo di
Guglielmo da Baskerville, che ricopriva il ruolo di protagonista e di voce
narrante, perché ha saputo sfruttare il proprio sapere acerbo da alunno ed
arrivare ad una mente matura da maestro.
Registrando
le impressioni del pubblico posso dire che lo spettacolo ha riscosso un
eccellente successo ed intervistando i miei compagni, è emerso che il 51% della
classe 1B ha trovato lo spettacolo interessante e avvincente. Più che positivo
è il mio giudizio
Federico Cimaglia
Classe1B