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L'arte diventa tridimensionale



Insieme al professor De Moro abbiamo deciso di costruire in classe degli alberi tridimensionali.
Il professore ci ha comunicato che, poiché avrebbero avuto tre “facce” diverse, la prima avrebbe rappresentato la felicità, la seconda la paura e la terza sarebbe stata a nostro piacere. Ci ha suggerito quindi di pensare alle nostre emozioni relative a questi sentimenti e a una nostra sensazione preferita, che proviamo spesso.


Passando poi alla pratica, ci sono serviti: 
- forbici
- colla
- matita
- colori
- tre fogli F4 ruvidi e… un pizzico di fantasia!


Innanzitutto abbiamo disegnato su un foglio il primo albero e, particolare importante, anche le radici, per poi farlo stare in piedi!
Poi lo abbiamo colorato, ritagliato e appoggiato su un altro foglio per ricalcarne la sagoma.
Abbiamo colorato anche il secondo albero, abbiamo piegato a metà verticalmente i due alberi e abbiamo incollato tra di loro solo una delle due metà. Dopodiché abbiamo disegnato il terzo albero e lo abbiamo incollato sulle due metà rimaste bianche.
Questi tre alberi, incollati tra di loro, ne formavano uno solo, che si reggeva in piedi!

Per rappresentare il lato della felicità, abbiamo utilizzato colori caldi e vivaci, mentre per quanto riguarda quello della paura abbiamo usato colori scuri, e molti di noi hanno disegnato rami ondulati, spine, fantasmi, scheletri, teschi, tantissimi pipistrelli e ragnatele con i ragni.

Per portare a termine il nostro lavoro ci sono volute quattro lezioni, ma ne è valsa la pena: ogni albero ha colori, rami e tronco diversi ed esprime la nostra creatività. Ci abbiamo messo tutto il cuore ed è stato come raccontare le nostre emozioni!
L’attività che abbiamo svolto è stata un’esperienza fantastica, che non potremo mai dimenticare, perché ci siamo divertiti molto e gli alberi tridimensionali sono venuti davvero bene.
 
 I ragazzi della 1^A