Nel mio scritto vorrei parlare di un articolo che ci ha letto in classe la nostra professoressa d’italiano e che racconta di un’iniziativa ideata da un uomo che, appena trasferitosi a Bologna dal suo paese natale, sente enormemente la difficoltà di vivere in una grande città, dove è sempre molto complicato stabilire rapporti di reciproco aiuto.
![](http://i1.huffpost.com/gen/1516952/thumbs/n-SOCIAL-STREET-large570.jpg)
La sua idea è stata quindi quella di creare una rete comune per compiere piccoli gesti utili agli altri e riceverne in cambio. Dopo averla pubblicizzata non è stato difficile diffonderla.
Ha creato un gruppo Facebook in cui la gente della sua strada può chiedere aiuto se ha bisogno di qualcosa o di qualcuno.
Ha chiamato questa iniziativa “Social Streets” e fino ad ora è stata già molto utile.
Se si ha un problema basta mandare un messaggio su Facebook; una ragazza, per esempio, a cui non partiva la macchina ha ricevuto subito l’aiuto di un uomo che ha portato i cavi e l’ha fatta ripartire. Io penso che sia una bellissima iniziativa e che tutti dovrebbero seguire il suo esempio, perché lui e tutti gli iscritti a “Social Street” hanno fatto capire che nel mondo c’è ancora qualcuno con il senso di solidarietà, amicizia, generosità e con il senso di “patria”.
Ha creato un gruppo Facebook in cui la gente della sua strada può chiedere aiuto se ha bisogno di qualcosa o di qualcuno.
Ha chiamato questa iniziativa “Social Streets” e fino ad ora è stata già molto utile.
Se si ha un problema basta mandare un messaggio su Facebook; una ragazza, per esempio, a cui non partiva la macchina ha ricevuto subito l’aiuto di un uomo che ha portato i cavi e l’ha fatta ripartire. Io penso che sia una bellissima iniziativa e che tutti dovrebbero seguire il suo esempio, perché lui e tutti gli iscritti a “Social Street” hanno fatto capire che nel mondo c’è ancora qualcuno con il senso di solidarietà, amicizia, generosità e con il senso di “patria”.
Le “Social Streets” si sono diffuse anche in altre parti del mondo perché è molto facile sentirsi soli, anche in una grande città, ma con questa iniziativa la solitudine scompare: basta chiedere un po’ di compagnia o di aiuto sul gruppo e non si è più soli.
Anastasia Gargani III E